Partendo dalla
recente esperienza dell'educazione a distanza nel periodo
della pandemia, nel volume si analizzano le modalità della
didattica in remoto e si suggeriscono alcune coordinate per
integrare il rinnovamento tecnologico della scuola con la
riforma necessaria dei modelli educativi.
L'assunto
fondamentale del libro è che la scuola deve cambiare
radicalmente, alla luce delle trasformazioni delle società
cosiddette avanzate dall'ultimo scorcio del Novecento a
oggi. La rivoluzione tecnologica informatica, la precarietà
e mobilità del lavoro, la globalizzazione e l’evoluzione
delle ricerche in ambito cognitivo hanno definitivamente
messo in crisi i modelli educativi che dominano la pubblica
(e anche privata) istruzione, dalla scuola materna e
primaria fino e oltre l’università. Secondo l'autore, e
molti illustri teorici dell'educazione da lui citati, non
servono più rattoppi e pseudoriforme parziali, ma una
coraggiosa svolta.
Come operare
questa radicale e urgente riforma?
L'autore prova a
rispondere in una modalità
comunicativa non accademica e divulgativa, articolando il
suo discorso in 70 brevi paragrafi-tesi sui principali temi
del pensiero e delle pratiche educative "divergenti" e
innovative, generate da un secolo di esperienze e
sperimentazioni metodologiche sul campo.
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