Non tutti sanno che dietro le
famosissime inquadrature della scena della doccia in Psycho
oltre al genio di
Hitchcock c’erano le centinaia di disegni preparati da Saul
Bass. C’era cioè un progetto visivo che a partire
dalla sceneggiatura simulava su carta le inquadrature che
sarebbero poi state ese-guite con la macchina da presa. Oggi
emerge sempre con maggior forza quanto la pratica dello
storyboard e il suo contributo “dietro le quinte” siano
stati per lungo tempo ignorati o sottovalutati e quanto
invece siano sempre più importanti nei diversi ambiti
creativi: dal fumetto al cinema, dalla pubblicità al
videoclip musicale, dalla video arte agli ipertesti
multimediali. Lo “story-board” potrebbe essere tradotto
letteralmente come “tavola della storia” ma preferiamo
definirlo come “sceneggiatura visiva”, una modalità tecnica
e artistica di visualizzazione grafica costruita per
sequenze di immagini (quadri o inquadrature), impiegata
nella fase di progettazione di fumetti, film, video, opere
multimediali, successiva alla sceneggiatura scritta e
precedente alla tavola del fumetto o alle riprese
cinematografiche o video. Lo storyboard è un metodo per
focalizzare in breve tempo e in maniera efficace le idee,
aiuta a sviluppare le soluzioni registiche e a contrarre i
tempi di realizzazione di una narrazione visiva o
audiovisiva. La sua nascita coincide con le origini del
cinema di animazione di produzione industriale, in ambito
Disney, ma è anche il risultato del lungo percorso del
racconto per immagini. Questo libro, basato sull’esperienza
professionale e didattica dei suoi autori, ha lo scopo di
far luce su questo affascinante mondo di immagini
generatrici di racconti, e di guidare passo per passo chi è
interessato a entrarvi.
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